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Il fenomeno della schiavitù nel Mediterraneo conosce il periodo di maggior sviluppo tra XVI e XVII secolo, ma resiste ancora nei primi anni dell'Ottocento, quando le guerre rivoluzionarie e napoleoniche determinano una recrudescenza dell'attività corsara barbaresca e del problema schiavile. La corrispondenza privata, gli atti delle cancellerie dei consolati, i resoconti dei missionari e le fonti di natura economico-finanziaria consentono di ricostruire con precisione i complessi meccanismi del riscatto degli schiavi durante tutta l'età moderna, fino all'importante spedizione di lord Exmouth in Maghreb, nel 1816, e alle liberazioni generali che ne scaturiscono. Inoltre, danno modo di chiarire alcuni specifici casi di studio, come quello della Repubblica di Genova, che per secoli ha messo in mare un gran numero d'imbarcazioni medio-piccole, assai appetite dagli sciabecchi e dalle feluche nordafricane.