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Dodici racconti singolari: nell'ordito. Alcuni, brevi: lo spazio di un biglietto, possiamo dire. La natura del "racconto formale" varia secondo l'Autore, com'è giusto che sia. È ipotizzabile che qualcosa, in fondo, le manipolazioni licenziose di Giuseppe Braghò vogliano manifestare. Taluni casi sono dilatati: là si ordiscono più fitte insidie. Menzogne? No, sì. Banale intrattenimento letterario, volendo. La verità (sacra, profana) si mostra sempre relativa: è mendace, tuttavia credibile. I racconti proposti sono insieme di vero e finzione: culture diverse avranno visioni diverse. Prefazione di Pantaleone Sergi. Postfazione di Peppe Cavallari.