Tab Article
Il principale obiettivo del libro è il superamento dell'univocità di interesse manifestata dalla critica per quella chef-d'oeuvre di Ragnar Östberg che è il municipio di Stoccolma. Ciò si concretizza nel tentativo di delineare un nuovo apporto esegetico analizzando un altro volto della sua produzione: Villa Geber (1911-1913); in quanto la riconoscibilità identitaria tanto ricercata dal movimento romantico nazionale non trovò espressione unicamente negli edifici a carattere pubblico. Le vite dei due edifici si intrecciano anche sotto il profilo temporale e si è portati a intravedere una vicendevole influenza. «Con le sue linee semplici e originali, e la sua incantevole corte, è una perla della moderna architettura svedese». A partire dalla fascinazione esercitata su H. Ahlberg e F. R. Yerbury (1924), il libro intende esplorare l'armoniosa sintesi di culture e forme lontane fra loro nel tempo e nello spazio contenute in Villa Geber, a cui si è reso necessario aggiungere un quadro conoscitivo più ampio sulla "democratizzazione" del concetto di villa e sulla concezione abitativa al nord.