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"Ho sempre pensato che una delle fortune della nostra associazione, oltre la qualità dei soci e dei dirigenti, sia quella di avere il nome che indica uno spazio e si identifica con un luogo della città; non una piazza né una strada ma proprio un "luogo" e come tale non registrato dalla toponomastica (vedi Piazza Santo Stefano o quella dei Servi); nome originale e caratteristico per etimo, conosciuto quindi e inoltre emblematico perché i bivi sono nell'essenza della vita. Se i cinquant'anni sono da festeggiare, che il luogo divenga logo, ove l'edificio del bivio, l'immagine, divenga parola... e la bicicletta stia "come su un podio" viaggiando tra due date; mentre la cifra dei primi cinquant'anni sia solida radice, attraversando dalle fondamenta la linea con cui è accennata la curvatura terrestre, confine tra ideale e mondo sensibile." (Luigi Enzo Mattei)