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Dopo due anni di assenza dalle scene letterarie del crimine, il maresciallo Zumpano è ritornato. Lo seguiamo nelle sue "corse" per i lidi ferraresi grazie al racconto divertito dell'amico-biografo Alfredo Franceschi, novello Watson (ma con maggior attitudine al protagonismo), che condisce la storia con l'olio delle sue deduzioni e la salacia dei suoi commenti. Questa volta l'immancabile delitto catapulta il maresciallo calabrese nel mondo dei runner, in particolare di quelli che si allenano, con più o meno affanno, alla corsa per antonomasia, la maratona, così lunga che non bastano 42 chilometri per misurarla (ci vogliono anche 195 metri).