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Bologna che con le sue due torri sembra un invito a guardare al cielo, cela nel sottosuolo una presenza che per secoli ha connotato la sua identità: il suo paesaggio, la sua società, la sua economia e la sua difesa dipendevano da qualcosa oggi coperto da strati di cemento. Si tratta dell'Aposa, l'unico corso d'acqua naturale che sin dalla sua fondazione la attraversa. Un tempo a cielo aperto, oggi sotto i nostri piedi, l'Aposa continua a scorrere, testimone degli avvenimenti e delle trasformazioni del capoluogo emiliano. Ma in quali punti calpestiamo l'Aposa? E che volto ha oggi questo torrente? Lo racconta, ma soprattutto lo mostra, questo libro, che ricostruisce il percorso completo del torrente Aposa, dal suo punto di origine sulle colline di Roncrio sino all'immissione a valle nel canale delle Moline e oltre, alle foci nel Navile in via Bovi Campeggi dove un tempo era attivo l'antico porto del Maccagnano. Un viaggio fotografico che accompagna il lettore oltre i canonici tratti già conosciuti, conducendolo in quelli dove il visitatore non potrà mai arrivare perché dislocati in punti di difficile ingresso o non idonei a visite turistiche.