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Roberto Festorazzi racconta, con molti documenti, la storia di suo nonno Pietro, pioniere del movimento delle camicie nere in terra lariana. Iscritto al Fascio di Lecco, dal novembre del 1920, è in seguito fondatore e segretario della sezione di Bellano. Grazie al ritrovamento di una rara relazione del 1923, conservata in un cassetto della vecchia casa del nonno, l'autore può ricostruirne l'avventura umana e politica. Ma è, soprattutto, la scoperta delle lettere inviate da Pietro Festorazzi in Italia, durante la sua partecipazione alla campagna di Russia, nel corso della Seconda guerra mondiale, a emozionare il nipote scrittore, che decide di renderle pubbliche in questo volume. Di quelle missive dalla Russia, che la tradizione orale di famiglia aveva dato per realmente esistite, da decenni in realtà si erano smarrite le tracce, tanto da ritenerle perdute per sempre.