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"È bastata una frazione di secondo per cadere in acqua. Sono in mezzo al mare. La notte è nera. Sono sola. Tra qualche istante il mare, la mia ragione di vivere, diventerà la mia tomba". Sabato 29 ottobre 2011, mentre sta navigando da sola a bordo della sua barca a vela, Florence Arthaud cade in acqua, al largo di Capo Corso. Isolata, in piena notte, senza cintura di salvataggio, la navigatrice deve affrontare la morte per lunghe ore. Resterà in vita grazie a una serie di piccoli miracoli: una lampada frontale, un telefono cellulare a tenuta stagna, delle telefonate e la sua mamma che è sveglia in piena notte. In questo libro che è una confessione, Florence Arthaud racconta questo episodio tragico. Svela i suoi sentimenti, i suoi pensieri e i ricordi che le hanno tenuto compagnia mentre stava per annegare in mare aperto.