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Le arti, pittura e scultura, fino al Tre-Quattrocento rappresentano con scarsa frequenza il bambino e in maniera standardizzata, quasi esclusivamente come figlio di una divinità o Dio lui stesso. Nel Rinascimento, come all'improvviso, fanciulli e ragazzi di tutte le età invadono le tavole dei pittori e si moltiplicano nelle opere scultoree dai disegni del feto di Leonardo al lattante, all'infante che scherza con la madre, al fanciullo, al ragazzo di strada. Tale stupefacente novità avviene in Toscana, da dove si diffonderà ovunque, in Italia e in altri paesi dell'Europa. Gli artisti rinascimentali sono a buon diritto scienziati della crescita, protagonisti del grande movimento culturale della 'scienza nuova', conquista dell'epoca, e precursori della moderna "auxologia".