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"[...] Stanotte non riesci a cancellare quegli occhi dalla mente. Sono anni che non ripensi al passato. A quelle radici che, nonostante tutto, ti porti dietro come una zavorra." Era il 1994, lo scandalo di Tangentopoli aveva dato uno scossone all'intera struttura politica italiana e un gruppo di giovani professionisti napoletani amava riunirsi per discutere dei mali del loro amato Sud, tra un boccone di ottimo cibo e un bicchiere di vino d'annata. È durante uno di questi incontri che i destini di Luciano e Orietta si intrecciano inevitabilmente. Figli della stessa terra, accomunati dagli stessi valori, legati dalle stesse radici, ma disperatamente separati dalle loro scelte che li portano a vivere la loro passione travolgente in una continua altalena di emozioni e sconvolgimenti. Un io e un tu narrante si alternano demarcando, fin dalle prime battute, la dicotomia tra i due protagonisti che si rispecchia anche nella loro stessa indole. Tra introspezione, riflessioni e fatti di cronaca, lo spaccato degli ultimi vent'anni, con una domanda nell'epilogo a cui ciascuno potrà dare la propria risposta: chi è il nostro Affezionatissimo Caino?