Tab Article
Conobbe le signorine, che erano sei e che dividevano la tavola e i ritmi della marchesa: erano tutte giovani, tutte con il sorriso forzato, tutte a parlare dei loro benefattori, tutte pronte ad atteggiarsi nel mostrare i falsi gioielli ricevuti in regalo, mentre il denaro era riscosso e tenuto sottochiave in un cassetto della possente scrivania, tra le due poltrone con splendidi angeli d'oro della marchesa. Tutte fingevano di stare bene, di essere felici, di amare quella vita... A lei, Fortunata, nel vivere in quel teatro di corpi estranei e senza equilibrio, veniva in mente il bel sorriso di Prospero, Prospero Fortuna.