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Nelle 24 ore a cavallo tra il 15 e il 16 agosto 1989, Bruno e la sua sgangherata rock band si trovano coinvolti, per caso e per scelta, in una delle vicende più leggendarie degli anni Ottanta: l'opposizione allo sgombero del centro sociale Leoncavallo. Una faccenda che si rivela "grossa e scottante", tra bombe molotov, gas lacrimogeni e fughe sui tetti per sfuggire alla polizia. Bruno è un tipo strano, musicista e sognatore, più che un militante ortodosso. Vuole difendere i suoi ideali e quel luogo, ma soprattutto l'amata sala prove, indispensabile per la sua sopravvivenza in una Milano, ormai già "da bere", che lui non accetta e che non lo accetta. Prefazione di Sandrone Dazieri.