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Von the road non solo come viaggio nello spazio, ma anche come esplorazione in profondità, alla ricerca delle radici della cultura e dell'identità statunitensi. Questo volume è uno studio interdisciplinare dell'autobiografia di viaggio contemporanea che prende in esame la rinascita del travet writing nel periodo compreso fra gli anni settanta e la fine del Novecento. Da sempre segno distintivo dell'esperienza americana, il viaggio (come scoperta e conquista) è stato a lungo lo strumento prediletto nella costruzione identitaria nazionale. Al contempo, esso ha incarnato fin dall'inizio anche la protesta e il desiderio di fuga verso un altrove, spesso ricercato all'interno dei confini della madrepatria. La nuova narrativa on the road rivela quanto i significati del viaggio, del luogo e il senso di appartenenza siano tornati a essere cruciali nel discorso culturale odierno, proprio per le radicali e continue trasformazioni che i movimenti transnazionali e la ciclicità delle crisi economiche hanno generato nel tessuto sociale statunitense degli ultimi decenni. È una letteratura che contribuisce a gettare nuova luce sul rapporto fra gli Stati Uniti e l'altrove, sui processi migratori, sulla relazione fra i centri e i margini della nazione, sul legame fra gli Stati Uniti e il passato, nonché sulle geografie etniche e sulla mai sopita questione razziale.