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Firenze, dicembre 1932: la casa editrice Nerbini pubblica il primo numero di "Topolino", dando l'avvio all'era dei fumetti moderni in Italia. Poco prima la Fiera Internazionale del Libro e la II Mostra Nazionale del Libro per il Fanciullo avevano presentato al pubblico nuove leve di illustratori, destinate ad affiancare quelle della vecchia generazione. Due anni dopo, con "L'Avventuroso", la Nerbini si pone all'avanguardia di una nuova editoria per ragazzi, rivoluzionaria nei contenuti e nelle forme. Per affiancare Alex Raymond e colleghi sulle pagine dei suoi settimanali, l'editore fiorentino mette insieme una squadra fatta di vecchie e nuove firme dell'illustrazione italiana. Tra loro ci sono disegnatori del calibro di Giove Toppi, Gaetano Vitelli, Antonio Burattini (Buriko) ed Enrico Novelli (Yambo). Nel corso degli anni Trenta le matite fiorentine contribuiscono alla creazione di un nuovo universo iconografico, immaginario e originale.