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Ci sono diversi modi per raccontare il dramma della guerra. In questo studio sulla visione della guerra sono proposti film sulla deportazione, sulla prigionia, sugli avvenimenti dell'8 settembre 1943 e su altre tematiche che hanno caratterizzato la dittatura nazi-fascista. Questo approccio non ha l'intento di scrivere una dettagliata storiografia cinematografica a tema, in quanto vuol essere un percorso di memoria visiva, cinematografico e documentaristico sulla seconda guerra mondiale e sulle sue diverse inquadrature narrative. "Eroi e bastardi senza gloria" si articola in quattro sezioni: la prima è una carrellata cinematografica con un taglio critico particolare dei film che hanno trattato l'argomento - anche con riverberi storici - della deportazione e della dittatura del regime nazi-fascista: dai film di Rossellini a quelli di Pontecorvo, dal film di Benigni e Mihaileanu ai capolavori di Visconti, Pasolini, Wenders... La seconda parte è dedicata ai film di Spielberg e alla incommensurabile produzione digitale con la sua Fondazione. La terza propone la fiction-Tv; mentre la quarta è incentrata su una ricognizione dei film-documentari (con tutte le difficoltà di inquadrare il genere e di ritrovare i titoli) con una attenzione alla produzione indipendente e a quella video-televisiva.