Tab Article
Uno scrittore alcolizzato, il suo critico più esasperato, due donne quasi invisibili, un cieco, un cane, un quadro animato, la storia di una conquista e quella di un libro destinato a non nascere: questi gli ingredienti di un premiato romanzo che denuncia la deformazione della realtà e i pericoli insiti nella banalità dell'esistere quotidiano. Ne nascono maschere teatrali di pirandelliana memoria che reclamano il diritto all'esistenza in un universo costruito solo sulla finzione della letteratura e che della libertà della scrittura parla come massima espressione umana. "Il canto del boia" è uno spazio di incontro tra i vari paesaggi di un'isola impossibilmente storica e i diversi volti del mondo di oggi. Passato e presente si guardano come in uno specchio deformante, ma chi deforma chi? In Delgado la pratica della scrittura non è un gioco da salone né mercanzia da vendere bensì un'attitudine vitale e necessaria! Premio di narrativa "Ciudad de La Laguna" 1988.