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Il mestiere di leggere è un saggio lucido, ironico, culturalmente elevato, capace di incuriosire e contemporaneamente far tirare un sospiro di sollievo al lettore meno esperto, a volte intimidito dal pontificare esagerato dei cosiddetti critici. Troppo spesso la letteratura ci costringe a concentrarci sullo scrittore, sulla sua biblioteca, dove viene ritratto, o sulla sua scrivania, per non parlare delle letture d'infanzia e attuali: Rogelio Guedea decide che è giunta l'ora di affrontare la categoria del lettore, perché varia e sempre in evoluzione. L'autore si sofferma sul piacere del lettore, piacere che dovrebbe provocare la lettura, sottolineando come lo stesso libro può diventare buono o cattivo a seconda del momento, del luogo, del nostro stato d'animo. Tanto che, secondo Guedea, sono i libri a cercare il lettore, e spesso li scelgono a caso. Divertente, Il mestiere di leggere affronta la cultura della letteratura con ironia sfrontata, riuscendo contemporaneamente a puntare l'attenzione sui capolavori intramontabili che ancora oggi accompagnano la sua storia.