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Un viaggio immaginario a ritroso nel tempo, sulle orme di una tribù stravagante: nomade quando tutte le altre comunità erano già da lungo tempo stanziali; allergica alle regole e alle responsabilità sociali; con la passione dei frutti di mare crudi, che divoravano con ingordigia, e della birra. Una tribù che adora il dio Mare, il dio Cannolicchio, la dea Canestrella, U Muscj, Cozza nera e Cozza pelosa, due dee che andavano sempre assieme, e si muove alla ricerca delle Sacre ossa di un grande Santone. Nelle vicende fantastiche di questa tribù, tra momenti di baldoria e di estremo misticismo, tra superstizione e tiritere in dialetto, scopriremo lo spirito primitivo dei baresi.