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L'epoca è quella dell'imperatore romano Tiberio, la cornice geopolitica è il Medio Oriente, il protagonista è Erode Antipa, tetrarca di Galilea, feroce, lussurioso. Ha ripudiato la figlia del re degli Arabi, ha sposato Erodiade, già moglie di suo fratello Filippo, teme la rabbia armata dei primi, ha paura che per quella relazione giudicata scandalosa Roma non stia più dalla sua parte. A preoccuparlo è anche il "caso Jochanan", il nome con cui il profeta Giovanni Battista è conosciuto: lo ha fatto imprigionare, non si decide a farlo uccidere, ne è spaventato, ma ne coglie la grandezza. L'occasione, infine, è la sfarzosa festa di compleanno di Erode stesso. Qui, dietro istigazione di Erodiade, del suo desiderio di vendetta e di potere, Salomè, che ne è la bellissima figlia, si esibisce in una danza voluttuosa che ha come scopo ultimo proprio la testa del Battista... Per la traduzione del racconto Hérodias, Giovanni Iudica, autore anche della Postfazione, ha fatto riferimento al testo, curato con scrupolo e sapienza, da Stéphanie DordCrouslé e Pierre-Louis Rey.