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Cosa accade quando ci viene incontro l'immagine fotografica di un corpo più o meno denudato? Ci limitiamo a consumarla o entriamo anche a far parte del processo che l'ha prodotta? A partire da queste domande Paolinelli ha preso in esame il repertorio di corpi seducenti presentato sul sito web del più cliccato quotidiano d'informazione d'Italia: repubblica.it. Dall'indagine è emerso un modello di presentazione di sé definito nudo domestico. Ovvero il corpo glamour che appare al cinema, nei varietà televisivi, nella pubblicità, nei video-musicali, nei calendari, nella stampa d'opinione e che si incarna nei comportamenti del pubblico sulla ribalta della vita quotidiana. La chiave di lettura del nudo domestico è il lavoro su se stessi per ben figurare nella civiltà delle immagini. Pertanto il lettore incontrerà concetti quali: fabbriche della felicità, consumatore operativo, economia politica del pudore, lavoro domestico evoluto e così via. Categorie che gettano nuova luce sull'intreccio tra produzione e consumo arrivando a ipotizzare l'avvento della giornata lavorativa estesa a tutto il tempo di vita.