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Il presente volume tratta del commentario al De anima di Aristotele che la tradizione manoscritta ascrive a Simplicio e che alcuni studiosi hanno attribuito a Prisciano Lido, e in particolare della concezione dell'autocoscienza del senso, della ragione e dell'intelletto ivi esposta. I passi rilevanti sono messi a confronto con quelli degli altri commentari neoplatonici al De anima rimastici al fine di evidenziare la peculiarità delle teorie che "Simplicio" ha elaborato per conciliare le tesi aristoteliche e la tradizione platonica. Da questo studio emerge l'importanza del commentario di "Simplicio", in cui viene presentata una teoria innovativa sui diversi modi in cui l'anima umana conosce se stessa e le proprie attività.