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"Dopo la sua tragica morte, scrisse un amico della 'bellezza non terrena' di lei; io piuttosto l'avrei chiamata 'bellezza non mondana', perché appunto quel suo modo di tanto apprezzare le cose terrene contribuiva a farne una delizia per tutti. Era molto bella, dotata di quella inconsapevole eleganza che posseggono certi uccelli alti e sottili dai lunghi trampoli e dalle dita delicate, il capo dei quali si volge meravigliato; ed a ciò accompagnava un fascino innocente e di tanto in tanto provocatore, pari a quello di un bambino". (Edith Sitwell)