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Per caso sono stati trovati in un fienile di una casa a Cortina d'Ampezzo dei fogli scritti in Ampezzano, a matita, sbiaditi dal tempo. Dopo un lungo e faticoso lavoro di lettura (con una lente di ingrandimento), di trascrizione e di traduzione in italiano, la traduttrice e curatrice dei testi ritrovati, Tiziana Ghedina Basilia, ha ritenuto fosse cosa utile rendere pubblico questo lavoro che altro non è se non ciò che Arcangelo Menardi aveva saggiamente scritto e tenuto in un angolo. È un'opera che ci riporta al tempo in cui visse l'autore (1882-1959) e ci rende partecipi di fatti altrimenti dimenticati, detti di saggezza che solo chi ha potuto vivere intensamente, anche con momenti di forte sofferenza poteva annotare, poesie e racconti. È un "tuffo" nel passato che ritempra corpo e spirito.