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La biografia di Eusapia Palladino, ritessuta per la prima volta con l'aiuto di inediti documenti d'archivio, che fanno ripercorrere, proprio come si svolse davvero, la vita da romanzo di una donna che fece parlare di sé il mondo intero tra la fine dell'800 e l'inizio del '900, contribuendo a propagare in ogni sfera sociale l'interesse per la ricerca psichica. Uomini di cultura e grandi scienziati di quel tempo, Lombroso, Morselli, il fisiologo premio Nobel Charles Richet, de Rochas e tanti altri ebbero modo di osservare i suoi eccezionali fenomeni attribuiti da alcuni all'intervento dell'aldilà, da altri a una capacità della mente di origine ancora sconosciuta. Un personaggio affascinante, ma controverso, amato, ma anche criticato e vilipeso da coloro che considerarono le sue misteriose capacità esclusivamente frutto di abili frodi e mistificazioni, tacciando il fior fiore del gotha scientifico dell'epoca di creduloneria o, peggio, di essere abbacinato dal suo magnetico fascino muliebre. Di sé stessa, quasi a scusarsi, Eusapia ripeteva a chi l'accusava di avere addirittura commercio col demonio: io produco solo buoni fenomeni.