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Franklin D. Roosevelt, figura centrale nel panorama della storia politica del secolo scorso, ha dato vita al sistema di sicurezza sociale americano, ha legittimato il ruolo dei sindacati, ha introdotto una rigida regolamentazione dell'attività bancaria, ha allargato la presenza dello stato nell'economia (sia per contrastare la disoccupazione che per dare impulso alle infrastrutture) e ha promosso le svalutazioni competitive. Diventa presidente degli Stati Uniti il 4 marzo 1933, negli anni bui della grande crisi; in quell'anno si contavano 13 milioni di disoccupati e molte banche erano chiuse. Nei suoi primi "cento giorni" Roosevelt fece approvare dal Congresso una serie di provvedimenti per incentivare la ripresa del commercio, dell'agricoltura e dell'occupazione. La sua epoca è passata alla storia come l'epoca del New Deal. Nei suoi discorsi, i più importanti dei quali sono riproposti in questo libro, espone la sua visione dell'economia e spiega quali devono essere, in tempo di crisi, i ruoli e i compiti di uno Stato capace di ridare forza a una Nazione.