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È ancora una volta capace di sorprendere, la nostra Sara Ciampi, e benché dalle sue poesie emergano sempre affanno e tormento, questa volta non solo... Il lettore viene condotto in un vortice di sensazioni ed intense emozioni, spesso contrastanti: la difficoltà e l'imbarazzo, certo (A me stessa, Come foglie d'autunno, Il viaggio, La morte nel cuore), ma anche fiducia e speranza - tuttavia mai il sogno - come in Lucciole o in Temporale, mentre in La notte le aspettative sono tutte riposte nella fede, "unica fonte di serenità per affrontare i travagli dell'esistenza [...] l'ineluttabile morte altro non è che la porta per la gioia d'una eterna vita nell'aldilà...".