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Nella vasta produzione letteraria legata alla montagna si parla sempre di super eroi, alpinisti di fama mondiale che hanno raggiunto i limiti estremi del rischio, dell'audacia e della fatica. Si scrive spesso di persone che hanno cercato di ingannare la morte, a volte riuscendo, a volte no. Questo libro invece è uno dei pochi libri di montagna in cui una persona come tutti - che ama definirsi "il classico alpinista della domenica" - mette a nudo un'incontenibile passione per la montagna che lo ha salvato da una condizione che lo rendeva schiavo della sua insoddisfacente vita da cittadino. Così, dopo il suo tardivo incontro con la montagna, l'autore diventa un alpinista a tutti gli effetti, affrontando le pareti più rinomate delle Alpi e delle Dolomiti, conquistandosi un bagaglio di esperienze che pochi possono vantare, malgrado non ami definirsi un alpinista di punta. L'autore grazie a questa passione ha dato inizio a una nuova vita: il venerdì sera diventa il momento perfetto per entrare a far parte dell'incanto delle montagna e il lunedì si parte ad affrontare la settimana con gli occhi che brillano per le esperienze vissute, tra vette misteriose e pareti ardite. Con la sua qualifica d'istruttore d'alpinismo, oltre a raccontare il suo mondo verticale, Walter vuole essere d'esempio alle nuove generazioni, quei giovani che vogliono riscattarsi ed essere parte di qualcosa di indefinibile, vario, audace, ma in fondo infinitamente liberò.