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In Italia, una famiglia omogenitoriale non ha gli stessi diritti di una eterosessuale. Un genitore potrebbe vivere nella paradossale condizione di essere uno sconosciuto per suo figlio, agli occhi dello Stato. Le cause: antichi pregiudizi e un vuoto legislativo colpevole che il "potere" si rifiuta di affrontare. Gli Usa di Obama, e paesi come Francia, Germania, Inghilterra e Spagna hanno tutti dato vita a leggi e regolamenti che danno ad una famiglia omogenitoriale gli stessi diritti che godono da sempre le famiglie classiche ed eterosessuali. In Italia no, niente di tutto questo. Ma l'agenda politica attuale la considera come la prossima missione! Nel libro Rosaria Iardino parte da una forte denuncia, perché tuttora in Italia una famiglia omogenitoriale non ha nessun diritto, e men che meno alcun dovere, nei confronti dei figli; in ospedale i genitori non biologici non hanno alcun titolo per decidere per i figli; alla scuola dell'infanzia, la prima maestra poco tollerante, potrebbe mettersi di traverso e non lasciarli uscire in loro compagnia alla fine della giornata! Il libro di Rosaria Iardino, appellandosi con quel generico "Presidente" al Capo dello Stato in carica, al Premier di turno, o a qualsiasi altra forma attraverso la quale il "comando" si concretizza in questo Paese, mette su carta un atto d'accusa che ha soprattutto il potere come obiettivo.