Tab Article
"Ormai è qualcosa di più di un sospetto. Nel corso di una sua scorribanda fantascientifica lungo lo spazio-tempo, Massimo Pandolfi deve essersi imbattuto in quella macchina del tempo che nel 1895 Herbert George Wells aveva spedito in una landa desolata del remoto futuro di una Terra ormai morente. E deve essersi servito di quello straordinario marchingegno ideato dallo scrittore inglese per viaggiare stavolta a ritroso nel tempo verso il passato. Fermandosi 6000 anni fa nella Gola del Furlo, lungo il corso di un affluente del Metauro. Non altrimenti riesco a spiegarmi la suggestione delle descrizioni e dei dettagli con cui viene ricostruito il solstizio d'estate vissuto da un clan di nostri progenitori del Neolitico nel lungo racconto paleo-gastronomico che apre questa sfaccettata antologia di scritti che hanno come filo conduttore il cibo delle cucine antiche. Buona parte di queste pagine raccolgono inoltre consigli e ricette per la preparazione di pietanze tradizionali dai sapori e dai profumi intensi. Non solo carni, beninteso, ma anche umili prodotti del suolo (dalle sorbe al pungitopo) e altrettanto semplici creature del mare (come moscardini e canocchie)" (Fabio Pagan)