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Il paziente psicotico fa fatica a creare una propria identità perché bloccato in una situazione simbiotica con uno dei genitori o con entrambi, tale situazione genera nel soggetto isolamento relazionale e comunicativo spiegato dalle "identificazioni patogene" con il genitore, una vera e propria prigione in cui il paziente viene intrappolato non potendo costruire un proprio vero sé. Il gruppo multifamiliare, costituito da più famiglie, ciascuna con un componente psicotico, lascia emergere nella scena del setting le identificazioni patogene, l'intero gruppo le può osservare e raccontare, in questo modo è possibile interromperle e creare una propria identità per differenziazione.