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"Conservo ancora in uno stipo le sue lettere: in ottimo inglese, su carta azzurrina, portano il mio nome seguito dalla parola amore scritta con due "m". Malinconia e nostalgia per quel settembre passato a Salisburgo". "I racconti di Donatella Gorini, giovane bolognese impegnata dagli anni '50 in un partito riformista, si intrecciano con le storie di coetanei europei nella comune ricerca di un'identità lacerata dalla guerra. Esperienze forti e insieme struggenti, ricordi di un tempo che non ritorna ma che può aiutare i ragazzi d'oggi a scuotersi dal torpore e a ritrovare un ruolo attivo in una società che ha di nuovo bisogno di linfa vitale per sapravvivere alle proprie stanche ritualità."
