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Un Marco Pannella inedito dà voce a un testo in cui si manifesta con tutta la sua carica umana. Una passione che già prima di prendere forma e partecipazione politica è partecipazione umana alla vita: una partecipazione "comune" come dice egli stesso, di chi avverte l'esigenza e il desiderio di sentirsi ed essere "comune tra persone comuni". I toni pacati sanno rendere immediati conclusioni e sentimenti riguardo al suo modo di rapportarsi con il mondo, di ieri e di oggi, con la politica, di ieri e di oggi, che a tratti commuove: per il suo trasporto emozionale, per il forte tentativo di voler arrivare al cuore delle cose, per renderle evidenti e, soprattutto, vere. Un Marco Pannella vero, oltre che comune, parla ai giovani e ai meno giovani, ricorda che la differenza di età non è un motivo per sentirsi distanti e di vedute diverse. Anzi l'età non è neanche una condizione oggettiva: "ci può essere un amore da fratello maggiore in una persona che ha vent'anni rispetto a uno che ne ha ottanta". Anche la pensione diventa un ozio insopportabile per chi dovrebbe reclamare per il diritto al lavoro. Può risultare finanche un abuso insopportabile. Tra la confidenza dell'uomo e la lungimiranza del suo sguardo sulle cose della politica, Marco Pannella ci presenta le nuove sfide che la politica pone ai popoli, agli stati.