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Bambini di otto anni che raccontano e si raccontano, nell'afflato semplice e spontaneo del loro sentire, nella loro capacità di inventare e viaggiare con la mente che nessun poeta, nessun programmatore, nessun astronauta avranno mai più. Una capacità pura, ingenua, non macchiata dal cinismo o dalla consapevolezza, né filtrata dalle lenti del 'dover essere' e del 'dover fare': proprio per questo, inimitabile. Sono bambini di nove anni, professionisti del gioco e dell'evasione dalla realtà: non scrivono per una scadenza da rispettare, scrivono perché sentono, perché conoscono l'odore del libro e quanto lontano senza muoversi dalla sedia una storia sappia portare. Scrivono perché vivono quel che scrivono o vorrebbero farlo. Età di lettura: da 9 anni.