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Un nuovo linguaggio poetico si sta schiudendo in Europa: quello dei rom. La cultura orale collettiva di questo popolo, la sola che abbiamo avuta finora, dà alla luce in più paesi e al contempo ad una rosa di nuove creazioni individuali che fin dall'800 stavano nascendo. È nella ex Jugoslavia che si trova il movimento più ricco, avanzato e complesso, il che non stupisce, data la presenza nel territorio di non meno di 16 etnie. Le poesie sono pubblicate in lingua rromani e tradotte in occitano da Marcel Courthiade e in italiano da Peyre Anghilante.