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Da un diario timido in ambito di ricovero ospedaliero nasce "Angeli con un'ala soltanto" in una sorta di cubo arredato, spontanea fu la domanda che mi posi, ovvero, se ci fosse stato un modo per trasformare la tanta sofferenza accumulata e poter essere testimone e l'umile voce di tanti. Come un "pellegrino in cerca di terra promessa" guardavo dove il cammino della malattia mi avrebbe portata, con passo ovunque incerto e con fatica ho affondato i miei piedi in un cammino intriso di speranza.