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È difficile immaginare come doveva essere la Laguna di Venezia tra Tardo Antico e Medioevo: si muoveva in un mondo dove i ritmi erano più lenti, dove l'uomo era in sintonia con l'ambiente naturale e dove la laguna era una periferia dinamica e perfettamente collegata ai principali centri urbani. Attraverso i dati archeologici e l'analisi delle fonti scritte, siano esse fonti classiche o pergamene medievali dei monasteri sopravissuti, si può ricostruire questa realtà così distante dalla Venezia del nostro tempo, ma ancora viva in alcune tradizioni presenti nelle isole principali della Laguna centro-nord e in alcune pratiche attuali, quali la pesca e l'agricoltura. Un ampio spazio è poi dedicato alla comparazione dei dati storici, ricavati dalle fonti archivistiche e storiche relative alla fauna e alla flora, con l'attuale situazione e alla relazione tra questi e quanto evidenziato dagli scavi archeologici. Sono, quindi, esposti i risultati dell'analisi dei resti archeozoologici e archeobotanici relativi alla fauna domestica e a quella selvatica, prestando particolare attenzione alle specie arboree di cui si ha testimonianza per il periodo analizzato.