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L'autore non vuole mettere in discussione il cacio praticato in tenera età, ma offrire importanti suggerimenti per tutelare i giovani calciatori. Sotto accusa è l'azione perpetrata ai danni dei bambini perché le scuole cacio nate negli ultimi anni hanno, tranne alcune eccezioni, come unico fine fare del business. Correre libero dietro ad un pallone è un gesto naturale e un bambino non ha bisogno di schemi, tattiche, ruoli definiti e stimoli competitivi che tanto nuocciono alla crescita. Il calcio giovanile va praticato in assoluta libertà che è anche la condizione necessaria per far nascere dei nuovi Messi. Questo libro descrive a fondo la situazione delle scuole calcio che fanno del profitto economico l'unica ragione d'esistenza. Inoltre il libro fornisce importanti suggerimenti per aiutare il calcio italiano a risollevarsi dal degrado morale cui è sprofondato negli ultimi anni.