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Enio Mancini quella mattina del 12 agosto del 1944 aveva solo 6 anni quando la furia nazista uccise 560 civili di cui 130 bambini. Le SS guidate da alcuni fascisti locali portarono l'inferno in un luogo ritenuto lontano dai venti di guerra, esse giunsero a far partorire una donna, Evelina, e prima di ucciderla, dinanzi ai suoi occhi, spararono il figlioletto alla tempia. Quella mattina terminato l'eccidio, Enio Mancini sentì andare via dal paese i nazisti mentre canticchiavano una canzone in voga. Dopo circa 70 anni Enio Mancini, uno dei pochi sopravvissuti di quell'eccidio, racconta in questo libro quelle terribili tre ore d'inferno che hanno reso Sant'Anna di Stazzema un luogo simbolo delle stragi naziste e dell'orrore della guerra. In questi decenni nella testa e nell'animo dell'autore si è ripresentato sempre un termine tedesco: warum, cioè perché, il perché dell'eccidio. In questo libro vuole donare ai lettori la sua risposta.