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Una manifestazione, l'odore acre dei lacrimogeni, le proteste: una ragazza dona una margherita a un agente dei reparti mobili che la colpisce alla testa con una manganellata. Lui è Alessandro, trentenne generoso e dai princìpi solidi che il padre, poliziotto come lui, gli ha insegnato. Lei, la ragazza con la margherita, è Anna, l'amore tormentato di Alessandro; entrambi sono amici di Paolo, futuro parlamentare di sinistra. Quel giorno, quella reazione, che neanche lui si aspetta, cambia per sempre la sua esistenza. Lo ritroviamo a Bangkok, meta di una fuga e di una seconda vita. Lo seguiamo nelle discoteche dove tutto si riassume in cocaina, ecstasy, sesso con la sua nuova ragazza, Ju, che parla poco ma chiede molti soldi. In Thailandia Alessandro ripensa alle circostanze che l'hanno portato a fuggire, il legame con Anna, la rottura con Paolo per una ferita di cui nessuno vuole parlare. In questa seconda vita, sempre oltre i limiti, impara che le cose spesso non sono come appaiono, si scontra con i suoi segreti e quelli del padre, in una comprensione degli eventi che lo riporterà a Roma, da Anna e da Paolo, nella burrasca di un'altra manifestazione, di nuovo tra le cariche, di nuovo con lo stesso odore acre dei lacrimogeni. Il suo ritorno gli riserva un finale che non avrebbe mai potuto prevedere e la possibilità di riscattarsi di nuovo: «Bisogna sempre avere una vita di riserva» ripeterà a se stesso.