Tab Article
Da dove nasce la poesia? Qual è il suo scopo? Perché l'essere umano, ancor prima di inventare la scrittura, se ne è servito, in forma orale, per dar corpo alle proprie emozioni, per esorcizzare i propri disagi? Può la poesia essere ancora attuale nel terzo millennio o è stata soppiantata da più moderne e immediate forme di comunicazione telematiche? Chi leggerà la raccolta di Anna Facciani, poetessa forlivese che torna alle stampe dopo un lungo periodo di assenza, probabilmente non troverà risposta a queste domande, ma ne uscirà comunque appagato e accresciuto, con l'acquisita consapevolezza di essere venuto a contatto con un essere umano vero, sincero e, per tanti motivi, a lui affine. La poesia anche a questo serve, a sentirsi meno soli, ad avvicinare e sovrapporre le proprie solitudini, le proprie inquietudini, i propri timori e, al tempo stesso, le proprie gioie più grandi e inesprimibili, a quelle di altri esseri viventi, a noi del tutto simili e sovrapponibili.