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Il romanzo narra, sullo sfondo della seconda guerra mondiale, l'intesa ideale fra due personalità artistiche affini: il poeta Federico Garcia Lorca e la musicista Marisa Sannia. Nonostante la storia descriva un incontro di pura fantasia, il legame artistico si è poi realmente compiuto e il romanzo, verso la fine, svela come. La vicenda si svolge nel quartiere Castello di una Cagliari devastata dai bombardamenti del '42, dove però, attraverso i contorni dell'incubo, si fa largo la dolcezza del sogno. Con una accurata ricerca storica e con testimonianze da "cacciatore di memorie", spesso affidate alla voce della giovane musicista, l'autore accompagna il lettore nei luoghi della narrazione alla scoperta dell'anima dei due personaggi. La scrittura elegante accresce il fascino di un "viaggio" che si snoda su diversi piani temporali, ma che non abbandona mai il filo conduttore della stima e dell'affetto per i protagonisti. Poesia e musica finiscono così per rappresentare un mondo dove l'arte trascende ogni cosa e si afferma per ciò che è: la più immediata forma espressiva dell'anima e, come tale, priva di vincoli e senza tempo.
