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Il sismografo del poeta per un anno, il 2011, registra sismi di disperata condizione umana. Come Esiodo, Elena Milesi ha avuto in dono dalle Muse di proferire parole veraci. Non una silloge, ma un piccolo poema, con un Proemio, bellissimo, e uno struggente Commiato, supremo atto di incrollabile fede nella Poesia vincitrice, passata tra drammi e speranze. Alla Poesia che "illumina le ombre del mondo", un'ultima preghiera, come un salmo di David: "Tieni i miei giorni nelle Tue mani". Dei 25 preziosi piccoli libri di Elena pubblicati dal 1983 è forse il più intenso. È invettiva e profezia, è seme di grazia che "darà fiori e frutti".