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Da oltre cinque secoli l'America latina vive la sua cultura filtrata dal rapporto, talvolta ingombrante, con l'Occidente. La questione naturalmente non può essere ricondotta semplicisticamente allo schema servo-padrone, poiché nel corso del tempo gli attori in gioco hanno cambiato, più volte, non solo posizione, ma anche "significato". La cultura latinoamericana ha infatti ripreso, reinventato e stravolto gli stimoli, le correnti e le idee che provenivano (e spesso erano imposti) dai salotti e dalle accademie delle città europee e statunitensi. Al punto che oggi, nel centenario della nascita di Leopoldo Zea, si può rispondere finalmente in modo affermativo alla celebre e provocatoria domanda, "¿Existe una filosofía en nuestra América?", che Augusto Salazar Bondy nel 1968 scagliò contro l'intellighenzia del suo paese. Attraverso i contributi di studiosi del calibro di Mauricio Beuchot, Anna Boccuti, Giuseppe Cacciatore, Horacio Cerutti Guldberg, Enrique Dussel, Serge Latouche, Mario Magallón Anaya e Blas Matamoro, il primo numero di "Pagine inattuali" (pagineinattuali.com) muovendosi tra suggestioni letterarie e analisi filosofiche, riflette su questi temi e intende offrire uno spaccato di quel dibattito, tutt'ora in corso, che da decenni caratterizza il continente latinoamericano.