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Alle 7:45 del 9 settembre 1943 - dopo il proclama di armistizio del maresciallo Badoglio - aerei tedeschi JU 52 lanciano 900 paracadutisti su Monterotondo, città strategicamente ubicata alle porte di Roma. I tedeschi avviano le operazioni a terra con il compito di occupare il Castello Orsini, sede dello Stato Maggiore dell'Esercito Italiano, già trasferito altrove. Una Compagnia di Carabinieri, contrasta energicamente l'attacco nemico con l'aiuto dei civili. I tedeschi vengono circondati e si salvano solo mediante accordi col feldmaresciallo Göring. La battaglia di Monterotondo del 9 e 10 settembre 1943, nonostante lo sbandamento dei vari corpi presenti sul territorio dovuto alla fuga dei vertici militari e di Governo, causa la morte di 300 militari tedeschi, 157 militari italiani e 101 civili. I tedeschi, sconfitti, devono abbandonare Monterotondo. Questo romanzo è il racconto corale di quelle giornate. Una narrazione di sentimenti, paure, violenze e speranze che narrano la tragedia di questa e di mille altre guerre attraverso lo sguardo attento e partecipe di Osvaldo Scardelletti, un ragazzo, poi uomo, che allora ne fu testimone.