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Gli ideali democratici e le virtù repubblicane costituiscono l'anima immortale del Risorgimento. Devono essere quindi individuati senza incomprensioni o inaccettabili timori. I concetti e i diritti legati alla nascita del cittadino - figli della Rivoluzione dell'89 - si innestano, cioè, in Italia, su una consapevolezza identitaria di cui la Repubblica e i suoi valori tradizionali sono da sempre parte costitutiva. Basti leggere Vico e De Sanctis. Parlare di Repubblica nell'età delle Rivoluzioni significa parlare di Robespierre. Tutti lo sanno, molti lo dimenticano. Citiamo Vincenzo Gioberti: "La mia ortodossia democratica è purissima, perché si riscontra con le teorie dei giacobini, ed è avvalorata dal nome più classico di questo genere, quale è quello di Massimiliano Robespierre". In sostanza, a centocinquant'anni dall'Unità, bisogna finalmente riconoscere che i principi e gli ideali dell'Italia repubblicana vanno oltre la dinastia e l'azione dei Savoia. Affondano le radici nelle repubbliche giacobine e nella coscienza civile forgiata dalle stesse.