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Il volume ripercorre la carriera artistica di Giuseppe Consoli (Mascalucia 1919-Milano 2010) dai primi disegni realizzati nei campi di prigionia, durante la seconda guerra mondiale, fino alle tele degli anni ottanta. Una produzione ampia e variegata che spazia dall'olio su tela, all'acquarello, alla scultura in ferro e in fertene. Consoli, che all'attività artistica affiancò quella di funzionario di soprintendenza e di studioso, affrontò tematiche rilevanti della storia del Novecento: la vita nel Lager, il lavoro contadino, i paesaggi siciliani, la cronaca violenta degli anni settanta. Numerose sono state le mostre personali e le collettive, nonché i riconoscimenti ottenuti, tra cui il Premio Suzzara nel 1950 e nel 1951. L'esperienza professionale di Consoli si è inoltre alimentata degli incontri con studiosi, artisti e personalità di spicco della cultura italiana del Novecento, che gli hanno offerto occasioni di confronto e approfondimento importanti. Il libro, con un'ampia parte a catalogo, è completato da una serie di apparati, quali il regesto delle opere, l'antologia critica, l'elenco delle esposizioni e la bibliografia.