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Curata dagli architetti Augusto Pompili e Marisa Zattini la mostra è documentata in un corposo catalogo con un apparato di contributi a firma di: Marino Biondi, Gianfranco Lauretano, Gian Ruggero Manzoni, Fabrizio Parrini, Luigi Riceputi, Luciano Benini Sforza, Nevio Spadoni, Pier Guido Raggini. A partire dalla duplice ricorrenza del centenario della morte di Renato Serra e della prima guerra mondiale, il catalogo rende omaggio a Serra, uomo dal "temperamento raccolto", attraverso una riattualizzazione artistica di stampo introspettivo. Tutte le opere dei due artisti invitati, Federico Guerri (Cesena 1972) e Luca Piovaccari (Cesena 1965) allestite nelle stanze di Casa Museo Renato Serra, sono riprodotte. Una sezione del libro è dedicata alle fotografie delle opere collocate nelle stanze del Museo. Il manoscritto Esame di coscienza di un letterato, composto da 49 fogli conservati presso la Biblioteca Malatestiana - come documento-reliquia che incarna l'ansia moderna di un tempo che sentiamo ancora nostro - è riprodotto sia in anastatica che nell'edizione de "La Voce" del 1915. Testimonianza di uno scavo interiore ed esistenziale, destinale, dove il travaglio del giovane scrittore cesenate emerge struggente.