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"Questo testo si accorda con le tesi di Freidrich Shiller quando sostiene, nel Saggio sulla poesia ingenua e sentimentale, che il moderno ha perso la natura e ricostruisce col sentimento. Se da una parte Moretti individua la presenza di rovine delle architetture preistoriche, dall.altra individua rovine moderne, sentimentali, riferite alla preistoria, alla costruzione del grembo della Grande Madre, dove l'uomo si rifugia, abita, cioè, esiste, in una realtà naturale senza separatezza. La Grande Madre è lì non solo a proteggerlo accogliendolo da vivo e poi da morto, è soprattutto figura vitale abitativa, fondo naturale originario". (Dalla prefazione di Massimo Venturi Ferriolo)