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In questi tre racconti di Alberto Manguel la classicità irrompe nel presente, in una fusione fantastica fra antico e moderno che ha al suo centro il Mediterraneo. Ulisse torna in un paese sfigurato dalla globalizzazione. Le Sibille sono mute e sant'Agostino è un padre assente, protagonista elusivo di un dramma familiare; la giovane argentina Angelica si fa guidare dalle parole di Virgilio fino al suicidio. Le suggestive immagini di Rachid Koraïchi accompagnano il testo, in cui la calligrafia araba si piega alla narrazione visiva.