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Nel panorama della ricca produzione lirica della seconda metà del XIII secolo spicca il nome di Jehan Bretel, tra i più attivi animatori del celebre cenacolo poetico di Arras. Ricordato soprattutto in relazione alla pratica del jeu-parti, uno dei generi all'epoca più in voga, e alla carica di prince du Puy, Bretel si distingue nel contesto del patriziato cittadino e nel contempo sintetizza emblematicamente le tendenze e i gusti letterari di una delle stagioni più prolifiche della letteratura oitanica. Insieme ai numerosi jeux-partis la tradizione ci ha consegnato un esile Liederbuch, costituito da sette liriche cortesi conservate in alcuni dei grandi canzonieri d'oïl. Tali chansons d'amour sono qui riunite in una nuova edizione critica corredata da un commento e da una traduzione: da esse emerge la figura di un poeta di scuola la cui voce è comprensibile solo sullo sfondo della coralità della poesia artesiana.